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11 agosto 2006

REGGAE STORY




Il Reggae e' un genere musicale originario della Giamaica discendente direttamente dallo Ska. Il termine reggae si cominciò ad usare grazie alla canzone di Toots and the Maytals “Do the Reggay”, che secondo le spiegazioni dello stesso Toots si riferiva a “regolare”, nel senso di gente comune, della strada. A livello musicale trae ispirazione dai ritmi caraibici e dal patrimonio musicale tradizionale africano trasmesso dai discendenti degli schiavi, mescolati con la musica che le radio britanniche e americane trasmettevano in Jamaica nel periodo post-indipendentista. Ritmicamente è fondato sul suo paricolare stile ritmico, caratterizzato da tagli regolari sul backbeat eseguiti dal chitarrista ritmico e dalla grancassa solitamente sul terzo movimento della battuta (in gergo "one drop", ovvero "una goccia", nel senso di "un colpo"). Può anche essere a due colpi di grancassa ("two drop"), oppure a quattro ("four drop") e in questo caso la ritmica viene definita stepper. È caratterizzato dalla coralità, nel senso di collaborazione profonda dei musicisti e assenza pressoché totale di assoli. Un'altra sua caratteristica tipica è la ripetitività, nel senso di ripetizione quasi ossessiva delle stesse strutture ritmiche e armoniche. Dal punto di vista religioso e filosofico, il reggae in molte delle sue forme è ideologicamente legato al Movimento Rastafari.
Altra peculiarità è la centralità del ruolo del basso che nella maggior parte dei generi viene utilizzato soltanto per "chiudere" l'accordo, in una sorta di completamento dell'armonia, mentre nel reggae, come nel funky, ha una certa importanza anche "melodica" oltre che ritmica, e non sempre segue il canto vocale. Nel reggae molti dei giri di basso sono vere e proprie melodie che fanno da controcanto alla voce principale e che riescono a sussistere anche in assenza del tappeto strumentale. Infatti spesso nelle canzoni viene riservato un apposito spazio per basso e batteria o addirittura di solo basso accompagnato da levare di chitarra e/o tastiere e fiati - stacchi che danno un effetto suggestivo con lo scopo di coinvolgere e ipnotizzare sempre di più l'ascoltatore, e che sono codificati in un vero e proprio "sotto-genere" del reggae, il dub.
Come per altre musiche di derivazione afro-americana (ad esempio il jazz) esistono nella produzione della musica reggae delle ritmiche standard che vengono utilizzate a piene mani, magari sottoponendole a personali ri-arrangiamenti e piccole modifiche. Queste versioni strumentali standard, denominate appunto version oppure riddim, costituiscono da sole una buona percentuale della musica reggae in circolazione.
Strumento principale della diffusione del reggae sono i Sound System, ossia le discoteche ambulanti nate in Jamaica alla fine degli anni cinquanta per consentire anche alla popolazione più povera di fruire di musica da ballo, senza pagare i costosi ingaggi delle big band di jazz dell'epoca. I sound system iniziarono dunque diffondendo nell'isola il jazz, il blues e le produzioni nordamericane che si sentivano dalle radio della vicina Florida. Dalla competizione tra sound per avere musica sempre piú originale dei loro avversari, in breve nacque l'industria musicale jamaicana, soprattutto per opera di Coxsone Dodd, del suo sound system Downbeat e del suo studio di registrazione Studio One, originariamente nato per produrre musica esclusiva da utilizzare appunto nelle selezioni del sound system. Proprio queste prime produzioni di Studio One definirono il primo genere musicale jamaicano moderno, lo ska. L'eterno avversario di Dodd, Duke Reid, con il suo sound system Trojan e le sue produzioni musicali Treasure Isle definì a sua volta il genere musicale rocksteady che costituisce un ulteriore tappa di avvicinamento al reggae, di cui si comincia a parlare ufficialmente dopo l'incisione della canzone "Do the reggay" ad opera di Toots & The Maytals.
Un'altra tappa fondamentale dello sviluppo del reggae è costituita dalla nascita del dj-style. I dj dei sound system cominciarono ad utilizzare i riddim strumentali, o le loro rielaborazioni dub (soprattutto ad opera di King Tubby, considerato l'inventore del dub) come base musicale per raccontare fatti, aneddoti, filastrocche, utilizzando rime e giochi di parole. Questo oltre a costituire di fatto l'invenzione del rap diede la possibilità di cercare fortuna con la musica anche ai tantissimi non-musicisti o non-cantanti che costituivano e costituiscono la popolazione dei ghetti jamaicani e in particolare di Kingston , dove vengono chiamati raggamuffin ossia gente di strada. Proprio da questo loro appellativo viene il nome di uno degli stili del reggae, appunto il raggamuffin, che mette l'accento sulla abilità metrica e lirica di chi tiene il microfono più che sulla produzione musicale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

wow, ma quant'è bello quel ragazzo nell'ultima foto... cazzo me lo fate conoscere?